
Nuovo Orione nr. 233
Ottobre 2011
In edicola dal 29 Settembre
-
SkyWatcher WidePhoto 200/80062
SkyWatcher WidePhoto 200/800
Luigi Fontana
-Raramente si ha la fortuna di provare un telescopio nelle condizioni ideali, ma questa volta ci è andata davvero bene. Abbiamo avuto infatti l’opportunità di provare lo SkyWatcher WidePhoto 200 mm f/4 durante l’ormai tradizionale campo astronomico estivo al Colle dell’Agnello (CN), giustamente uno dei luoghi più blasonati d’Italia come qualità del cielo. Per uno strumento che sin dal nome si presenta come dedicato alla fotografia a largo campo, non c’è che dire. Non si poteva davvero desiderare di più! A dire il vero, siamo venuti in possesso dello strumento solo due giorni prima di partire e quindi, a parte un rapido montaggio in casa, giusto per vedere che non mancasse la classica vite, siamo arrivati sotto lo splendido cielo dei 2700 m del Colle con una ben magra conoscenza dello strumento. Poco male. Come montatura, l’importatore Auriga SpA di Milano ci aveva fornito una NEQ6
Pro, montatura ben nota, solida e affidabile, mentre l’uso dell’ottica in sé non presenta particolari difficoltà. Arrivati al rifugio nel primo pomeriggio, è bastato familiarizzare con lo strumento una mezz’ora, per arrivare alla confidenza necessaria anche per l’uso notturno. Il nostro esemplare, di pre-serie, non aveva il cercatore. Nessun problema. La corta focale e la funzione GOTO della montatura non ce ne hanno fatto sentire la mancanza.
-
Fotometria per tutti nell’era digitale54
Fotometria per tutti nell’era digitale
Brian Kloppenborg e Tom Pearson
Si possono fornire contributi scientifici di rilievo all’astronomia anche con una camera digitale commerciale e un software appropriato.Se avete mai pensato di poter dare contributi tangibili alla scienza astronomica, la fotometria con una camera fotografica digitale può fare per voi. La fotometria misura l’intensità della luce della luce delle stelle e di altri oggetti celesti; è uno degli attrezzi fondamentali dell’astronomia moderna. Gran parte delle nostre conoscenze sulle stelle variabili, sulle supernovae, sugli asteroidi e perfino sui pianeti extrasolari è derivata dalla fotometria. Nascita e sviluppi della fotometria La stima della luminosità delle stelle data dal secondo secolo a.C., quando l’astronomo greco Ipparco inventò un sistema di magnitudini che è oggi ancora in uso. Ipparco aveva confrontato visualmente la luminosità delle stelle e assegnato il valore 1 alla più brillante e il valore 6 alla più debole. Questo metodo di confronto per determinare la magnitudine è denominato “fotometria differenziale”. I perfezionamenti sulla valutazione delle magnitudini visuali e l’avvento della fotografi a nel 1800 hanno migliorato notevolmente le stime di magnitudine, ma la fotometria ha continuato a contare sulle comparazioni visuali.
-
Telescopio Newton Orion VX6L Deluxe58
Telescopio Newton Orion VX6L Deluxe
Walter Ferreri
-Tradizionalmente, gli appassionati dell’osservazione di Luna e pianeti si rivolgono verso i lunghi rifrattori acromatici o i costosi apocromatici. Nel campo dei riflettori, o - meglio - dei telescopi misti, una valida alternativa è rappresentata dalla soluzione Maksutov-Cassegrain. In realtà, come hanno dimostrato parecchi osservatori del passato, anche l’umile Newton può sfoggiare notevoli velleità al riguardo, se è costruito secondo criteri ben precisi. Innanzitutto, occorrono una lavorazione ottica spinta e un rapporto focale tale da consentire l’adozione di un secondario di piccole dimensioni. Queste prerogative sono quelle che hanno guidato i progettisti di questo Newton, che la Orion presenta come adatto alle osservazioni di tipo planetario. Lo strumento Il primo aspetto che ci ha stupito nel ricevere questo strumento sono le dimensioni dell’imballo, che misura ben 47x47x124 cm e pesa complessivamente 8 kg. Una volta aperto, si vede come il tubo abbia intorno molto spazio; una scelta dettata dal desiderio di avere una grande protezione contro gli urti.
-
Un “vortice fantasma” nei Pesci42
Un “vortice fantasma” nei Pesci
Massimiliano Razzano
Scopriamo la galassia M74, uno degli oggetti di Messier più “difficili”: una splendida galassia spirale che può essere un’ottima sfida per i principiantiNon tutti gli oggetti di Messier sono facili da osservare. Alcuni di essi, come la Grande Nebulosa di Orione, sono visibili addirittura a occhio nudo. Altri potrebbero essere definiti di “difficoltà media”, perché sono visibili con un binocolo o un piccolo telescopio. Rimane però un piccolo gruppo di nebulose, galassie o ammassi stellari, la cui osservazione richiede un cielo molto scuro e un buon telescopio. Alcuni di questi oggetti del cielo profondo sono delle vere e proprie “bestie nere” e costituiscono la parte più difficile, ma anche più eccitante, delle “maratone di Messier” tanto amate dagli astrofili. Può trattarsi di una nebulosa planetaria di piccole dimensioni angolari, oppure una nebulosa diffusa o una galassia molto debole. Tra questi oggetti, troviamo M74, una bella galassia spirale nella costellazione dei Pesci giudicata da molti astrofili uno degli oggetti più difficili del Catalogo di Messier. A causa della sua bassa luminosità superficiale, bisogna osservarla sotto cieli molto bui per evitare che i suoi tenui bracci di spirale vengano annientati da luci parassite o dalla luminosità del fondo cielo.
-
Il Raduno degli Astrofili del 28–29-30 ottobre 201148
Il Raduno degli Astrofili del 28–29-30 ottobre 2011
Un importante appuntamento a Ponte in Valtellina (SO) per tutti gli amanti del cieloIn occasione del secondo anniversario dell’inaugurazione dell’Osservatorio Astronomico “Giuseppe Piazzi”, il più alto osservatorio pubblico della Lombardia, Nuovo Orione, l’Associazione Astrofili Valtellinesi (AAV) e l’Amministrazione Comunale di Ponte in Valtellina hanno organizzato insieme un Raduno degli Astrofili La manifestazione che si terrà nell’ultimo fine settimana di ottobre, da venerdì 28 a domenica 30. Per due notti consecutive, i partecipanti potranno osservare il cielo con i loro strumenti in uno spazio protetto e attrezzato nel Campo sportivo del paese, intorno al quale saranno spente tutte le luci.
Nelle stesse notti, potranno eseguire osservazioni guidate con il telescopio da 500 mm dell’Osservatorio Piazzi (a 1200 m slm, in località S. Bernardo), raggiungibile dal paese a gruppi con un bus navetta gratuito. Sono disponibili diverse possibilità di alloggio in zona, principalmente presso la Casa Vacanze del Comune di Ponte, ma non mancano altre soluzioni (alberghi, agriturismi, Bed & Breakfast).
-
Al binocolo, in autunno da cieli inquinati50
Al binocolo, in autunno da cieli inquinati
Hugh Bartlett
Al di sopra delle luci cittadine o nelle periferie, alcuni oggetti celesti brillano meglio di altri e non si celano neanche a un piccolo strumentoTutte le volte che progetto di fare un’escursione in un sito con un cielo buio, faccio prima una ricognizione da casa, con il binocolo, di ciò che desidero osservare. Durante queste ricognizioni, spesso trovo qualcosa di bello da vedere al binocolo stesso: qualche soggetto che si mostra bene utilizzando un basso ingrandimento e un ampio campo, nonostante l’inquinamento luminoso. Con il passare degli anni, ho compilato una lista di questi oggetti, insieme a quella di altri luminosi sui quali si può raccontare qualcosa di interessante. Qui descrivo alcuni oggetti contenuti in questa mia lista che sono visibili nel cielo serale autunnale. Con le prossime stagioni potrò offrire di più. La mia lista include solo i soggetti visibili attraverso un pronunciato inquinamento luminoso. Perfino sotto un cielo sfavorevole, si può essere sorpresi dal divertimento che si riesce ad avere nel cercare oggetti poco conosciuti che ben presto diventano vecchi amici. È sufficiente anche un binocolo 7x35.
-
Alba su Vesta32
Alba su Vesta
Cesare Guaita
Storica impresa della sonda Dawn, entrata in orbita attorno all’asteroide più luminoso. Ecco un resoconto delle prime sensazionali scoperte scientifiche.Circa l’8% dei meteoriti noti ha una composizione apparentemente simile a quella delle rocce basaltiche terrestri, quindi deve provenire da corpi sufficientemente massicci da aver subito una differenziazione interna (in nucleo, mantello e crosta). Un piccolo numero di questi meteoriti basaltici (un centinaio tra i 55 mila noti) è di provenienza marziana (si tratta delle cosiddette SNC). Molto più numeroso è un altro gruppo di rocce cosmiche molto particolare e di grande attualità: sono le meteoriti HED (Howarditi, Eucriti, Diogeniti), il cui corpo progenitore sembra essere l’asteroide Vesta. L’unico asteroide visibile a occhio nudo Vesta fu scoperto da H.W. Olbers (1758- 1840) nella Vergine il 29 maggio 1807 e fu G.F. Gauss ad assegnare al nuovo asteroide il nome della dea romana del focolare domestico.
-
Giove si mostra da vicino40
Giove si mostra da vicino
Walter Ferreri
Questo mese il pianeta gigante sarà in opposizione, molto vicino e piuttosto alto come declinazioneGiove ritorna in opposizione alla Terra (cioè dalla parte opposta al Sole) ogni 13 mesi, ovvero con circa un mese di ritardo rispetto all’anno precedente. Così, mentre l’opposizione del 2010 si è verificata in settembre (il 21), quella del 2011 si ha in ottobre, esattamente il giorno 29 alle ore 3 di tempo solare. Ma l’opposizione di quest’anno, oltre a presentarci il pianeta a una declinazione maggiore (+12°) rispetto a quelle degli anni precedenti, ha un “valore aggiunto”, dovuto al fatto che il pianeta è passato da poco al perielio. Questo significa che anche la sua distanza dalla Terra sarà minore della media, e in effetti il 28 e il 29 ottobre verrà a trovarsi a “soli” 594 milioni di km, ciò che gli consentirà di presentarci un diametro equatoriale di quasi 50”. In Tabella 1 sono riportati gli esatti valori angolari dei diametri equatoriali e polari per alcuni giorni a cavallo dell’opposizione. In tutto questo periodo, la magnitudine rimane sul considerevole valore di –2,9. Se a questo aggiungiamo che il pianeta si proietta in una regione di cielo povera di stelle brillanti (nella parte inferiore dell’Ariete, quasi al confine con la Balena), possiamo ben immaginare quanto spiccherà nel cielo notturno, attirando anche gli sguardi più distratti.