
Nuovo Orione nr. 218
Luglio 2010
In edicola dal 24 Giugno
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Telescopio Celestron NexStar 90 SLT e valigetta accessori64
Telescopio Celestron NexStar 90 SLT e valigetta accessori
Walter Ferreri
-Il Celestron NexStar 90 SLT ci arriva in un imballo di cartone che porta con ben in evidenza le scritte “Celestron”, Made in China, Top (“alto”) e Bottom (“basso”). L’apertura di questa confezione ne rivela un’altra in cartone lucido che riporta l’immagine del telescopio e le sue principali caratteristiche. Tra le scritte, ne spicca una secondo la quale la nuova e revolutionary tecnologia di allineamento di questo telescopio sia facile come dire “1 - 2 - 3”. Se è vero, è davvero una procedura rivoluzionaria e tale da rendere l’uso dello strumento alla portata di tutti. Un talloncino precisa che è ritenuto adatto dall’età di 13 anni. All’interno della seconda confezione ne troviamo una terza! Quest’ultima in cartone marrone come quella più esterna. Finalmente, dopo questa, arriviamo al telescopio.
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Planetario Super Star Theatre60
Planetario Super Star Theatre
Walter Ferreri
-Poco più di un anno fa, la ditta Selegiochi di Binasco (Milano) ci fece pervenire un piccolo planetario dal nome Star Theatre. Questo strumento riscosse la nostra simpatia, in quanto si dimostrò essere un valido mezzo per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni ed inoltre risultò molto semplice e pratico nell’uso. Non stiamo a dire di più su di esso, poiché ne abbiamo riportato le impressioni sul n. 205 di Nuovo Orione (giugno 2009). Ora, la stessa ditta ce ne presenta una versione maggiorata, giustamente chiamata “Super”. In effetti, già al ricevimento della scatola, l’uso di questo aggettivo appare giustificato: la versione maggiore ha un imballo di maggiori dimensioni, con un peso che raggiunge i 4,7 kg. Aperta la confezione esterna, appare quella interna illustrata, la cui grafica si rifà a quella del fratello minore. Il primo contenuto che emerge è il libretto di istruzioni e l’opuscolo illustrato a colori sulle costellazioni. Quest’ultimo è solo in lingua inglese, mentre l’altro è anche in spagnolo, francese e italiano.
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Giovanni Virginio SCHIAPARELLI Una vocazione precoce per il cielo54
Giovanni Virginio SCHIAPARELLI Una vocazione precoce per il cielo
Gianfranco Benegiamo
SI SPEGNEVA 100 ANNI FA UNO DEI PIÙ GRANDI ASTRONOMI ITALIANIGiusto un secolo fa, esattamente il 4 luglio 1910, si spegneva a Milano Giovanni Virginio Schiaparelli, che viene considerato uno dei più grandi astronomi italiani di ogni tempo. Ripercorrendo la vita e l’opera di questo instancabile esploratore del cielo, si può notare come il destino di questo personaggio sia stato profondamente segnato da alcune esperienze dell’infanzia. Gli avvenimenti capaci di accendere la fantasia dei bambini, infatti, possono talvolta guidare le loro future scelte professionali: a condizione, ovviamente, di essere sostenuti dalle necessarie risorse intellettuali e materiali. Svolgere da adulti il tipo di lavoro sognato nella più tenera età, però, è un privilegio per pochi fortunati, e tra questi si può certamente iscrivere il nome di Schiaparelli. Conquistato dall’astronomia già da bambino Antonio e Caterina - entrambi Schiaparelli perché cugini di terzo grado - si sistemarono dopo il matrimonio a Savigliano, in provincia di Cuneo. Il 14 marzo 1835 nacque il primogenito di otto figli, Giovanni Virginio, al quale insegnarono a leggere, scrivere e far di conto.
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Il giorno in cui si “fermò” la LUNA50
Il giorno in cui si “fermò” la LUNA
Robert Morris
DURANTE UNA SPEDIZIONE PER UN’ECLISSE SOLARE NEL 1973, FU REALIZZATA CON UN AEREO SUPERSONICO UN’IMPRESA CHE NON È PIÙ STATA RIPETUTANella sua opera del 1874 intitolata Lontano dalla folla frenetica, Thomas Hardy ci fornisce una memorabile sensazione del moto celeste. “Alle persone che si trovano da sole su una collina durante una notte serena… la rotazione del mondo verso est è quasi un movimento palpabile. La sensazione può essere causata dallo scivolare panoramico delle stelle sopra gli oggetti terrestri, che è percepibile già dopo pochi minuti, o da una migliore visione dello spazio come consente un’altura, o dal vento, o dalla solitudine; ma qualsivoglia sia la sua origine, l’impressione del movimento è vivida e persistente”. Come “allungare” un’eclisse Un’eclisse totale di Sole fornisce un’evidenza certa dei moti relativi della Terra e della Luna. Come si avvicina la totalità, le punte del sottile crescente solare si contraggono fino a dar luogo all’apparizione del cosiddetto “anello di diamanti”, che annuncia l’arrivo dell’ombra lunare e della gloriosa corona solare esterna del Sole. A dispetto dell’eccitazione prodotta da questo fenomeno, gli astronomi sono però costernati per il breve tempo che la natura concede all’osservazione della totalità di un’eclisse.
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Un’eclisse di Sole sull’OCEANO46
Un’eclisse di Sole sull’OCEANO
Walter Ferreri
IL PROSSIMO 11 LUGLIO SI VERIFICA UN’ECLISSE TOTALE DALLA DURATA RAGGUARDEVOLE, MA CHE INTERESSA SOLO POCHE TERRE EMERSE NELLA VASTITÀ DEL PACIFICONon c’è nessun dubbio che il principale fenomeno astronomico del 2010 sia l’eclisse totale di Sole dell’11 luglio. La statistica dice che, in media, si verificano due eclissi totali di Sole ogni tre anni, o - se si preferisce - una ogni 18 mesi (e non ogni 18 anni come affermava una pubblicità televisiva di alcuni anni fa…). Questo, però, è valido per la Terra nella sua globalità. Peccato che le eclissi totali di questi anni avvengano tutte molto lontano dall’Italia; quella di quest’anno nel Pacifico Meridionale e la seguente (il 13 novembre 2012) ancora nel Pacifico Meridionale, con un po’ di Australia. Chi non vuole cambiare continente, deve attendere il 20 marzo 2015, quando ci sarà la prossima eclisse totale di Sole in Europa, mentre per coloro che non vogliono andare all’estero l’attesa è ancora più lunga: 2 agosto 2027. Solo quel giorno, uno di questi fenomeni interesserà un lembo estremo del territorio italiano: l’Isola di Lampedusa.
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Un nome che significa telescopi: Luigi MARCON42
Un nome che significa telescopi: Luigi MARCON
Walter Ferreri
L’EREDE DELLA PIÙ CELEBRE DITTA ITALIANA DI TELESCOPI CI RACCONTA LA SUA STORIA E LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL SUO LAVOROAbbiamo intervistato Luigi Marcon, che ha ricevuto il testimone nella dirigenza dell’azienda dal padre Gianfranco e che ha il privilegio di condurre una ditta molto affermata nel campo della costruzione dei telescopi. Personalmente, ho avuto il piacere di osservare con diversi telescopi realizzati da questa azienda. Ricordo ancora oggi, a distanza di quasi 40 anni, le visioni che mi colpirono nel 1971, quando ebbi il piacere di guardare con il Cassegrain Marcon da 46 cm dell’Osservatorio di Torino. Gli specchi, in materiale Cer-Vit (vetro ceramico a bassissimo coefficiente di lavorazione), furono lavorati dalle abili mani di Virgilio Marcon, che purtroppo vidi soltanto, senza avere la possibilità di conoscerlo, durante una sua visita a Pino Torinese. Ricordo anche la nitidezza delle immagini stellari che questo strumento forniva durante le lunghe notti osservative che effettuavo per determinare le variazioni luminose degli asteroidi (con lo scopo di determinarne il periodo di rotazione). Quando, intorno agli anni 2000, le richieste osservative richiesero un’apertura maggiore, viste le ottime prestazioni scaturite dal 46 cm, il personale dell’Osservatorio pensò bene di rivolgersi nuovamente alla ditta Marcon per la realizzazione di uno strumento da 80 cm (questa volta di schema Ritchey-Chrétien), che venne installato nella cupola del 46 cm nel 2002. Ricordiamo inoltre che la ditta Marcon è quella che ha realizzato il riflettore da 155 cm installato al Toppo di Castelgrande (PZ) e che ha inviato alcuni dei suoi telescopi perfino in Antartide. Ma ecco le domande che abbiamo rivolto a Luigi Marcon e le relative risposte.
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Gli osservatori astronomici sul WEB36
Gli osservatori astronomici sul WEB
Andy Macica
DIRETTAMENTE DA CASA VOSTRA, POTETE AFFITTARE DEL TEMPO OSSERVATIVO CON TELESCOPI E CAMERE CCD DI PRIM’ORDINE, SPARSI IN TUTTO IL MONDO. SCOPRIAMO COME SI FAKen Mogul di Newnan, in Georgia, fa parte di un crescente gruppo di osservatori che lavora con ottimi telescopi per misurare la luminosità delle stelle per l’American Association of Variable Star Observer (AAVSO). Ma questo cinquantacinquenne è divenuto astrofilo solo di recente. Per più di vent’anni, Mogul ha lavorato come assistente di volo, soprattutto nelle tratte settentrionali fra Europa e Stati Uniti. Il suo interesse per l’astronomia è stato ispirato da occasionali pause di lavoro, durante le quali ammirava la Via Lattea e le aurore boreali dai finestrini della cabina di pilotaggio. La vera e propria “iniziazione” di Mogul come astrofilo avvenne appena due anni fa, quando fu coinvolto in un grave incidente che lo costrinse a letto per 20 ore al giorno. Mogul dice che l’astronomia gli ha salvato la vita dal punto di vista intellettuale, e ciò basta a rendere affascinante la sua storia. Ma la storia diventa ancora più affascinante se scoprite che questo bravo osservatore non possiede un telescopio. Al contrario, affitta del tempo osservativo presso osservatori astronomici sul web che sono sparsi in tutto il mondo, pianificando e conducendo le sue osservazioni da un PC casalingo.