Nuovo Orione nr. 207 Agosto 2009

Nuovo Orione nr. 207
Agosto 2009
In edicola dal 30 Luglio
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HUBBLE: missione compiuta!34
HUBBLE: missione compiuta!
Antonio Lo Campo
SI SONO CONCLUSE CON SUCCESSO LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE DEL TELESCOPIO SPAZIALE, DALLA QUALE HST ESCE POTENZIATO E PRONTO PER AFFRONTARE GLI ULTIMI ANNI DI UNA STRAORDINARIA AVVENTURA ASTRONOMICA
Missione compiuta, e vita più lunga per Hubble! È questo il coro unanime della comunità astronomica internazionale e dei responsabili del Programma Shuttle, dopo il successo della missione STS-125 della navetta Atlantis, che ha concluso con l’atterraggio alla Edwards Air Force Base la sua missione di riparazione in orbita del grande osservatorio spaziale, che ora potrà proseguire la sua vita operativa fino al 2014, con un potenziamento del 70% delle proprie capacità di lavoro rispetto a com’era prima della riparazione. Quella di Atlantis, alcuni alla NASA l’avevano persino battezzata “missione impossibile”, perché si trattava della più complessa impresa spaziale destinata alla riparazione di un satellite in orbita, tra quelle finora programmate dall’ente spaziale americano. E con un pizzico di ironia - che non manca mai prima di un volo con equipaggio - era stato persino realizzata una locandina come quelle dei film tipo Armageddon, con i sette astronauti in atteggiamento più da attori hollywoodiani che da astronauti esperti.
Tags:ASTRONAUTICA
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Il lungo mistero di EPSILON AURIGAE40
Il lungo mistero di EPSILON AURIGAE
Robert E. Stencel
UNA STELLA VISIBILE A OCCHIO NUDO INIZIERÀ PRESTO A DIMINUIRE PER L’OTTAVA VOLTA DAL 1821. CHE COSA AVVENGA NON È PERÒ ANCORA DEL TUTTO CHIARO
Uno dei grandi progressi scientifici del 20° secolo è stata la teoria dell’evoluzione stellare. I fisici hanno spiegato non solo il motivo per il quale brillano le stelle, ma anche la loro origine, vita, mutamenti e morte. Comunque, per verificare che la teoria corrisponda alla realtà, gli astronomi devono determinare accuratamente le masse per molti tipi differenti di stelle, e questo significa analizzare i movimenti delle coppie binarie. I teorici hanno anche bisogno di conoscere i diametri esatti delle stelle, e questo significa, in particolare, analizzare le curve di luce di binarie a eclisse. Un secolo fa, i principali astrofisici del tempo lavorarono intensamente sul problema delle analisi delle binarie a eclisse. L’articolo On the Determination of the Orbital Elements of Eclipsing Variable Stars di Henry Norris Russell, pubblicato nel 1912, pose le basi per gli studi successivi. In quello stesso anno, l’astronomo tedesco Hans Ludendorff pubblicò un articolo sull’insolita binaria a eclisse Epsilon Aurigae. Tags:OSSERVAZIONI
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MESSIER e Oltre Messier: il profondo cielo a46
MESSIER e Oltre Messier: il profondo cielo a
Piero Bianucci
DUE VOLUMI DELLA BIBLIOTECA DI ORIONE INDISPENSABILI PER L’ASTROFILO OSSERVATORE DI AMMASSI, NEBULOSE E GALASSIE
Ricordo bene l’emozione che provai tanti anni fa, vedendo per la prima volta un oggetto del cielo profondo. Fu a Montoso, in Piemonte, in una notte buia e quasi fredda. Avvenne per caso, mentre spazzavo il cielo con il classico telescopio del principiante, un riflettore newtoniano da 12 centimetri, che oscillava su una montatura equatoriale troppo leggera, dai movimenti micrometrici approssimativi. All’improvviso, un batuffolo di luce attraversò il campo, troppo veloce perché riuscissi a fermarmi. Tornai allora indietro cautamente, cercando di mantenere la direzione, finché un chiarore apparve sul bordo dell’inquadratura. Un piccolo aggiustamento, il blocco degli assi in Ascensione Retta e in Declinazione, ed eccolo lì, come un fiocco di neve sfocato. Lo identificai con l’aiuto di una carta del cielo: era M13, il famoso ammasso globulare della costellazione di Ercole, lontano 25 mila anni luce. Provai l’impressione di un tuffo negli abissi dello spazio, un sentimento di grandezza dell’universo e di irrisoria piccolezza dell’uomo e del mondo, la percezione di un infinito silenzio, benché intorno a me ci fossero i piccoli rumori della notte e lo stridere dei grilli. Tags:DOCUMENTI
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ORIENTARSI in cielo con il telescopio48
ORIENTARSI in cielo con il telescopio
Massimiliano Razzano
CONOSCERE I DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE UTILIZZATI IN ASTRONOMIA È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER GL I ASTROFILI, ANCHE SE DISPONGONO DI UN TELESCOPIO AUTOMATIZZATO.
Già nei tempi antichi, dopo aver imparato a riconoscere gli astri, l’uomo ha voluto misurarne la posizione in cielo. Possiamo quindi affermare, senza sbagliarci troppo, che la “astrometria”, cioè l’arte di eseguire queste misurazioni celesti, è stata uno dei primi settori dell’astronomia. Nel corso dei secoli sono stati fatti grandi progressi, che dai primi regoli astronomici, come i merkhet egizi, hanno condotto fino al satellite per astrometria Hipparcos, lanciato dall’ESA nel 1989. Ma lo spirito non è cambiato, puntando sempre a misurare, al meglio delle capacità strumentali, la posizione degli astri, per identificare la loro collocazione sulla volta celeste. Pensare alla volta celeste come a un insieme di puntini e di numeri associati ad essi toglie certamente molto al fascino romantico del cielo stellato, eppure questa visione è molto utile, come dovranno ammettere anche gli astrofili più sentimentali. Pensiamo per esempio ai navigatori, che in passato solcavano i mari affidandosi solo all’orientamento astronomico. Tags:TECNICA
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GIOVE occulta la stella 45 capricorn54
GIOVE occulta la stella 45 capricorn
Walter Ferreri
CI ATTENDE UN MESE RICCO DI FENOMENI ASTRONOMICI, TRA CUI SI DISTINGUE L’OCCULTAZIONE DI UNA STELLA LUMINOSA DA PARTE DEL PIANETA GIGANTE
Agosto, oltre a essere il mese tradizionale delle vacanze e per questo ottimo per il tempo libero a disposizione, quest’anno è anche denso di fenomeni astronomici. Nella mente popolare, questo mese è legato astronomicamente alle stelle cadenti della notte di S. Lorenzo. Come sa chi si interessa di astronomia, il massimo di questa celebre pioggia di meteore non si verifica più proprio il 10, la notte di S. Lorenzo, ma un po’ dopo. Quest’anno, per esempio, il massimo è previsto nella prima parte della notte fra il 12 e il 13. La fase lunare è prossima all’Ultimo Quarto, e questo farebbe ben sperare nell’assenza della luce del nostro grande satellite per buona parte della notte, ma la sua declinazione molto positiva la fa già sorgere verso le ore 22:40 (orario legale estivo, come tutti gli orari indicati nel resto di questo articolo). In definitiva, l’osservazione delle famose Perseidi quest’anno è abbastanza favorevole.
Tags:OSSERVAZIONI
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LICK più di un secolo, ma sempre all’avanguardia56
LICK più di un secolo, ma sempre all’avanguardia
Piermario Ardizio
VISITIAMO IL FAMOSO COMPLESSO ASTRONOMICO SULLA CIMA DI MT HAMILTON, IN CALIFORNIA, IL PRIMO OSSERVATORIO IN ALTA MONTAGNA AD ESSERE PERMANENTEMENTE PRESIDIATO.
Visitare l’Osservatorio Lick è un’esperienza indimenticabile: si inizia percorrendo una strada molto tortuosa, la Lick Avenue, ultimata nel 1876. Bisogna ricordare che allora si trasportavano i materiali con carri trainati da animali, per questo la pendenza non poteva superare i 6°-7°, e ciò richiedeva la realizzazione di tracciati particolarmente complessi. Le auto cancellano la fatica che un tempo era necessaria per salire in cima a Mount Hamilton, ma non ci privano delle emozioni, compresa quella di incontrare sulla strada un grosso serpente a sonagli; ma la bramosia di arrivare a uno dei più famosi osservatori del mondo scavalca anche un simile pericolo, e così (con molta più attenzione), si continua la strada verso la vetta, con l’intatta l’emozione di un bambino. Il pensiero torna a quando, da ragazzino, sentivo nominare o vedevo in televisione (in bianco e nero) questi posti lontani, che sembravano irraggiungibili, surreali, mentre ora in pochi minuti sarei stato proprio in uno di questi luoghi. Finalmente, le cupole del Lick sono sotto i miei occhi, con la loro centenaria tradizione - che traspira anche dai muri - insieme alla loro affascinante storia che ora andiamo a raccontare. Tags:OSSERVATORI
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Telescopio FirstScope Celestron62
Telescopio FirstScope Celestron
Walter Ferreri
La casa californiana Celestron non è soltanto molto nota nel mondo, ma anche molto prolifica. Oggi - avvalendosi della possibilità di far realizzare in Cina molti strumenti - è in grado di offrire al pubblico una produzione molto diversificata, praticamente per ogni appassionato. Lo strumento che qui prendiamo in considerazione è un mini-dobsoniano che, come si intuisce dal nome FirstScope, è concepito per i neofiti, soprattutto per i più giovani. Ha ricevuto la nomina ufficiale di prodotto dell’Anno Internazionale dell’Astronomia (IYA2009). Piccolo e leggero Ci è pervenuto in un imballo che ci ha stupito per il peso: solo 3 kg! All’interno troviamo la scatola “ufficiale”, da 24x24x39 cm. Aperta questa seconda confezione, ci imbattiamo subito nel foglio di istruzioni in cinque lingue, tra le quali l’italiano. La prima frase delle istruzioni definisce bene il target del FirstScope (“Questo telescopio è stato concepito per chi acquista un telescopio per la prima volta…”). Tags:PROVE STRUMENTI
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Il telescopio Ziel Cruise 90 GoTo66
Il telescopio Ziel Cruise 90 GoTo
Federico Manzini
Questa prova vede il test di uno strumento già ben conosciuto ai lettori: si tratta di un rifrattore con lente principale dal diametro di 70 mm e focale di 900 mm, quindi f/12,8. La grande novità del momento è che ora è stato accoppiato a una bella montatura altazimutale, stabilmente fissata su un buon treppiede e finalmente dotata di motori e pulsantiera SynScan, che permette l’applicazione GoTo. Questa dotazione è stata ben studiata ed è utilissima a tutti i principianti che vogliono godere del cielo e mettere a frutto le notti di osservazione, pur non conoscendo la posizione degli ammassi, delle stelle doppie e dei pianeti! Lo strumento Il telescopio è un buon rifrattore acromatico, con un rapporto focale piuttosto lungo, che lo pone le sue lenti al riparo dal difetto di cromatismo; l’interno del tubo è annerito e diaframmato con due elementi, che però giustamente non coprono l’estremità del tubo della parte dell’occhio (è un trucco solitamente usato per ridurre le prestazioni dell’obiettivo e per celare ottiche “difficili”). Tags:PROVE STRUMENTI
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Seguire asteroidi e comete con Orbitas72
Seguire asteroidi e comete con Orbitas
Albino Carbognani
Nel numero 162 di Nuovo Orione abbiamo presentato MPCOrb, un software pensato per gli astrofili interessati agli asteroidi, in particolare ai NEA (Near Earth Asteroid), quelli che “sfiorano” la Terra. In questo numero della rubrica presentiamo invece Orbitas, un software dello stesso autore, naturale complemento di MPCOrb ed estremamente utile per gli osservatori interessati sia agli asteroidi sia alle comete. Per ottenere Orbitas, basta scaricare, dal relativo sito web, un piccolo file d’archivio (con estensione .zip), che contiene il programma eseguibile. Per utilizzare il programma, è necessario scompattare l’archivio in una qualsiasi cartella del disco fisso. Per esempio, potremo creare la cartella Orbitas sotto C:Programmi. Creare una cartella per Orbitas, anche se si tratta di un semplice eseguibile, è necessario perché, per poterlo utilizzare, bisogna scaricare dei file di dati. Per disinstallarlo, basta cancellare la cartella Orbitas, creata in precedenza, insieme a tutto il suo contenuto. Naturalmente, Orbitas non altera il registro di Windows. Tags:VETRINA DEL SOFTWARE