COSMOS-IRIDIUM,uno storico frontale tra satelliti
Patrizia Caraveo
Torniamo sull’incredibile incidente del febbraio scorso per capire quanto è improbabile un simile evento e per valutare le possibilità di prevenirne il ripetersi
Nella storia della conquista dello spazio abbiamo assistito a molti eventi spettacolari: lanci, rendez-vous in orbita, allunaggi, rientri. Alla casistica dei viaggi spaziali mancava l’incidente plateale: un frontale tra satelliti. Visto il gran numero di oggetti in orbita, tutti sapevano che si trattava di un evento possibile, ma la probabilità che si verificasse era ritenuta infinitamente piccola. Per scontrarsi due satelliti devono trovarsi esattamente nello stesso posto, ed esattamente nello stesso momento. Se pensiamo che i satelliti in orbita bassa viaggiano a circa 8 km/s, e che l’altezza delle orbite è un parametro libero, che può assumere valori praticamente infiniti, all’interno di un certo intervallo ragionevole, si capisce che la coincidenza spazio-temporale è un evento veramente rarissimo. Tuttavia, alle 16h 56m, ora di Greenwich, del 10 febbraio 2009 a circa 790 km di altezza sopra la Siberia, Iridium 33 (un satellite per telecomunicazioni operativo all’interno della costellazione Iridium per la telefonia globale), ha trovato sulla sua strada COSMOS 2251, un satellite russo lanciato nel 1993 e inattivo da una decina di anni (v. Le Stelle, n. 72, pp. 28-29).
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