Hawking e il bosone di Higgs
Piero Galeotti
Le recenti dichiarazioni di Stephen Hawking a proposito dei presunti rischi delle ricerche sul bosone di Higgs hanno fatto il giro del mondo e conquistato le prime pagine dei giornali. Proviamo a chiarire la questione
Nel mese di settembre è stato pubblicato il libro Starmus, 50 anni dell’uomo nello spazio, che raccoglie articoli di scienziati e astronauti (tra cui Neil Armstrong) in occasione del primo festival organizzato per ricordare l’inizio dell’era spaziale. La prefazione del libro è stata scritta da Stephen Hawking, famoso fisico teorico inglese ben noto al grande pubblico perché, fra le altre cose, anche autore di numerosi libri divulgativi. Nella sua prefazione, Hawking scrive che il bosone di Higgs, scoperto al CERN nel luglio 2012 dagli esperimenti Atlas e CMS (v. “le Stelle” n. 109, pp. 4-5 e “le Stelle” n. 110, pp. 52-55), potrebbe avere un effetto catastrofico di decadimento del vuoto, tale da far scomparire addirittura l’intero universo!