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CENTRO GALATTICO: il mostro si sta risvegliando64
CENTRO GALATTICO: il mostro si sta risvegliando
Cesare Guaita
LE MODERNE TECNICHE ADATTIVE DI NEUTRALIZZAZIONE DELLA TURBOLENZA ATMOSFERICA DEI TELESCOPI ESO DI PARANAL, HANNO PERMESSO DI SCOPRIRE CHE UNA NUBE DI GAS E POLVERE PRECIPITERÀ NEL 2013 VERSO IL BUCO NERO SITUATO NEL NUCLEO DELLA VIA LATTEA, CAUSANDONE PROBABILMENTE UN BRUSCO RISVEGLIO DOPO MILIONI DI ANNIIl 28 marzo 2011 il satellite Swift, assiduo cercatore di GRB (lampi di raggi gamma), catturò, nella costellazione del Drago, un GRB (GRB 110328A) assolutamente anomalo. Esistono fondamentalmente due tipi di GRB: quelli persistenti per qualche minuto, generati dall’esplosione di stelle super-massicce in galassie lontanissime, e quelli persistenti per pochi secondi, probabilmente dovuti alla fusione di stelle di neutroni a formare un buco nero. Per contro il GRB 110328A usciva completamente da questi schemi: lo strumento BAT (Burst Alert Telescope) a bordo di Swift determinò infatti una durata di molti giorni e una serie di oscillazioni di intensità. L’emissione di raggi X (che sempre accompagna i GRB) misurata dallo strumento XRT a bordo di Swift mostrò una variabilità analoga e un’energia incredibilmente elevata (1053 erg in 10 giorni, più o meno equivalente alla trasformazione in energia del 10% della massa del Sole).
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SORPRESE DA MERCURIO72
SORPRESE DA MERCURIO
J. Kelly Beatty
NON BISOGNA LASCIARSI INGANNARE DAL SUO ASPETTO APPARENTEMENTE ‘NORMALE’: IL PIANETA PIÙ INTERNO HA UN ENORME NUCLEO DI FERRO, UNA SUPERFICIE INONDATA DA ANTICHE COLATE DI LAVA E UNA COMPOSIZIONE CHE SFIDA FACILI SPIEGAZIONIPer quanto sia incredibile, è già passato un anno da quando la sonda Messenger si è immessa in orbita attorno a Mercurio. In questo intervallo di tempo il pianeta più interno ha percorso quattro orbite attorno al Sole ed ha compiuto sei rotazioni sul suo asse, più che sufficienti per permettere alla navicella della NASA di studiare ripetutamente l’intera superficie da distanza ravvicinata. Si potrebbe pensare che tutte queste accurate osservazioni abbiano fornito agli scienziati una visione abbastanza completa del passato e del presente di Mercurio. Invece non è così, almeno finora.Messenger sta per ‘MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry and Ranging, un acronimo che racchiude tutte gli obiettivi di questa missione, concepita per rivelare la struttura interna ed esterna di questo misterioso pianeta. Dopo un anno di lavoro orbitale, gli otto esperimenti a bordo della sonda hanno trovato sorprendenti indizi sul fatto che Mercurio è un pianeta davvero strano, e che la lista delle cose sconosciute è ancora lunga.
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EPSILON AURIGAE: un antico enigma stellare risolto54
EPSILON AURIGAE: un antico enigma stellare risolto
Robert Stencel
DOPO 200 ANNI DI MISTERI, LA STELLA EPSILON AURIGAE STA RILASCIANDO I SUOI SEGRETI GRAZIE A UNA BEN ORGANIZZATA CAMPAGNA OSSERVATIVA CHE COINVOLGE DILETTANTI E PROFESSIONISTIPer molti decenni la luminosa stella _-Aurigae ha messo in confusione gli astronomi. Ogni 27 anni, per un periodo di almeno 18 mesi, questa stella di 3a magnitudine si attenua stranamente fino alla 4a magnitudine, senza che, però, sia mai stato visto un compagno. Evidentemente ci deve essere qualcosa che passa davanti alla stella principale, ma la natura dell’oggetto eclissatore è rimasta un mistero fin da quando gli astronomi individuarono, negli anni 20 del XIX secolo, le variazioni di luminosità di _-Aurigae. Sperando di risolvere questo mistero stellare, gli astronomi aspettavano con impazienza l’ultima eclisse, durata da agosto 2009 a luglio 2011. Utilizzando telescopi e sensori di ultima generazione, astronomi professionisti e dilettanti hanno raccolto un complesso di misure di qualità mai così alta, che sembra finalmente in grado di fornire una descrizione coerente per i dettagli più problematici di questo misterioso oggetto.
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L’ULTIMA OCCASIONE Venere incontra il Sole46
L’ULTIMA OCCASIONE Venere incontra il Sole
Piero Bianucci
IL 5-6 GIUGNO IL DISCHETTO NERO DEL PIANETA SI PROIETTERÀ SULLA FOTOSFERA. NON SUCCEDERÀ PIÙ FINO AL 2117. I TRANSITI DAL 1639 AD OGGI: UNA STRAORDINARIA EPOPEA CHE EBBE TRA I SUOI PROTAGONISTI EDMOND HALLEY, IL CAPITANO JAMES COOK, CATERINA II DI RUSSIA, RE GIORGIO III D’INGHILTERRA, RE LUIGI XV DI FRANCIA, CHAPPE, LALANDE E LE GENTIL DE LA GALASIÈRE, L’ASTRONOMO PIÙ SFORTUNATO DI TUTTI I TEMPI. LA POSTA IN GIOCO: MISURARE CON GRANDE PRECISIONE LA DISTANZA TRA LA TERRA E IL SOLE, IL “METRO” DELL’UNIVERSOTra il 5 e il 6 giugno Venere passerà davanti al Sole. È l’ultima occasione. Il fenomeno non si ripeterà più fino all’11 dicembre 2117. Salvo miracoli della scienza medica, nessuna delle persone oggi viventi, neppure chi è nato nel 2012, ha qualche seria probabilità di vedere nel 2117 il vistoso “neo” del pianeta mentre attraversa il disco solare. Molti di noi invece hanno avuto la fortuna di assistere al transito dell’8 giugno 2004. Personalmente, con gli amici di CentroScienza, ho avuto l’opportunità di mostrarlo a migliaia di torinesi con un paio di telescopi che portammo in piazza Castello. Lo ricordo bene anche per un particolare non astronomico: il permesso di transito nella zona pedonale che era stato richiesto dall’amministrazione della Provincia di Torino per spostare gli strumenti necessari non arrivò ai vigili urbani e pagai una multa cospicua. Nel 2004 l’Italia fu favorita: si poté osservare il transito del pianeta davanti alla nostra stella dall’inizio alla fine.