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26/02/2018 - La forma dell'acqua sulla Luna
La forma dell'acqua sulla Luna
Sulla Luna l’acqua potrebbe essere distribuita su tutta la superficie e non solamente nelle regioni polari. E’ quanto emerge da una nuova analisi dei dati delle missioni Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e Chandrayaan-1 dell’Agenzia spaziale indiana. Secondo un team di ricercatori coordinato da Joshua Bandfield dell’Università del Colorado a Boulder, l’acqua potrebbe essersi distribuita nel sottosuolo lunare ed esser stata intrappolata in alcune regioni del nostro satellite naturale. Lo studio, pubblicato su “Nature Geoscience”, è in contraddizione con alcuni studi precedenti secondo i quali l’acqua della Luna sarebbe concentrata nelle regioni polari.
“Abbiamo scoperto che indipendentemente dal momento del giorno o dalla latitudine a cui guardiamo, i segnali che indicano l’acqua sono sempre presenti”, suggerisce Bandfield, “La presenza dell’acqua non sembra dipendere dalla composizione della superficie”. Il dibattito è alimentato dal modo in cui si cercano i segnali della presenza di acqua, principalmente basato sull’analisi della luce emessa dalla superficie lunare, in cui l’acqua avrebbe una “firma” distinta intorno alle lunghezze d’onda infrarosse di 3 micron. Non è tuttavia detto che si tratti solo di un segnale dovuto all’acqua, perché anche la superficie stessa della Luna può essere abbastanza calda da emettere radiazione infrarossa. Bandfield e colleghi hanno proposto un nuovo metodo per isolare i segnale legato all’acqua e l'hanno applicato allo strumento Diviner di LRO e del Moon Mineralogy Maper di Chandrayaan-1. Secondo i dati, la presenza diffusa dell’acqua sarebbe legata alla molecola dell’ossidrile OH, più reattiva dell’acqua.
Anche se i risultati fossero confermati, non significa che l’acqua lunare sia semplice da estrarre. Ma se così fosse, potremmo utilizzarla per i primi avamposti stabili sulla Luna e per future basi spaziali lunari
MR
Nell’immagine: La Luna, il nostro satellite naturale (NASA GSFC)
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